jueves, 25 de agosto de 2011

Lessico e valutazione

Abbiamo inizato la lezione con un piccolo esercizio che aveva a che fare con il lessico del cinema, ormai stabilito dagli studenti... Abbiamo "giocato" a dare aggetivi ad ogni nome e poi a fare il plurale... A dire il vero, sono rimasto un po' sorpreso: non é che era cosí male il modo in cui facevano le concordanze, non come me lo avevano detto... Sanno i casi di irregolaritá, riconoscono le forme difficili... Diciamo che il solo aspetto che non conoscevano é il modo di declinare l'aggettivo bello prima del nome... Sará un aspetto da riprendere in una lezione successiva...

Dopo aver lavorato con il lessico abbiamo stabilito il modo di valutarlo lungo le presentazioni dei prossimi giorni. Siamo arrivati solo a dei criteri molto generali, la descrizione dell'ideale nelle presentazioni, per quanto riguarda l'espressione di aspetti linguistici. Bisogna stabilire i criteri di valutazione per lo svolgimento della presentazione e il testo, e gli aspetti culturali da trattare. Lo faremo la prossima lezione, nella quale i diversi gruppi dovranno raccontare il film che hanno scelto.


martes, 23 de agosto de 2011

Venerdí...

Sono venuti pochi allievi, si sa che di venerdí capita sempre... Nonostante ció, l'attivitá é stata molto interessante: lavorare con il lessico a partire da frasi, rende i ragazzi consapevoli di quanto sia grande la "trappola" delle forme conosciute in spagnolo. Non basta fare ipotesi sulla forma di una parola in base a definizioni, bisogna cercarle e confermarle. Ecco un esempio:

-Qual é lo strumento per riprendere le immagini cinematografiche?
Risponde un' allieva:
-la camera!

Evidentemente, la ragazza non aveva cercato prima, come si era chiesto, su Internet o in altre fonti... Con l'aiuto del dizionario De Mauro, abbiamo cercato di stabilire la parola giusta (cinepresa) e, come riflessione, l'equivalenze "1 a 1" fra cámara e camera... ne é venuta fuori solo una: Cámara de diputados, Camera dei deputati...

Penso che fosse stato bene creare la riflessione-sensibilizzazione rispetto alle strategie per imparare lessico e, soprattutto, l'avvertire i ragazzi (ancora) rispetto ai rischi di tenere conto soltanto del bagaglio lessicale della L1. Anche in ambiti particolari, come quello del cinema, é facile fare errori malgrado si tratti di un contesto "tecnico" che potrebbe ammettere parole "universalmente conosciute e usate".

Le frasi presentavano, inoltre, parole nuove a cui qualche ragazzo ha dato un significato sbagliato. Esempio:
-Chi fa la sceneggiatura di un film?
-Lo scenografo!

Sceneggiatura veniva scambiata per escenografía...

In base agli sbagli e anche in base alle risposte corrette abbiamo stabilito "strategie" per lavorare con il lessico e tecniche di ricerca utili in proposito. Gli allievi hanno condiviso le esperienze di ricerca e, alla fine, hanno detto che in questo livello la vicinanza spagnolo-italiano va scartata come prima risorsa cognitiva. Ci vuole una certa "diffidenza" verso le somiglianze, le quali devono essere confermate attraverso la ricerca.

viernes, 19 de agosto de 2011

Percorso dell'attivitá... deciso!

Ieri abbiamo lavorato alla definizione del percorso didattico dell'attivitá di apprendimento, io ed i ragazzi... Siamo arrivati a stabilirne le fasi:

-Formazione di gruppi di lavoro.
-Scelta di un film (uno per ogni gruppo). Presa in visione e racconto di quanto osservato in una lezione successiva.
-Ricerca d'informazione rispetto al film (regista, storia dietro il film, aspetti culturali, storici -e forse tecnici- da considerare, ecc...). La ricerca d'informazione si fa anche a partire dalle domande che la classe pone ai singoli gruppi.
-Scambio di informazioni.
-Preparazione di strategie per pubblicizzare il film.
-Presentazione e messa in moto delle strategie. Consegna di una recensione (individuale) del film scelto. Fine dell'attivitá.

Si é deciso un calendario che devo chiedere all'allievo "segretario". Pensiamo di potere finire l'attivitá entro il 20 settembre... (ce la faremo?).

La prossima settimana decideremo i criteri di valutazione. Per quanto riguarda me, faró attenzione alla competenza comunicativa degli studenti lungo lo svolgimento dell'attivitá, cosí potró proporre, se necessario, la modifica o l'arricchimento di certi criteri di valutazione. Cercheró pure di fare avere i miei commenti e suggerimenti ai ragazzi via facebook.

Oggi lavoreremo con il "lessico" del cinema. Come compito, a partire da parafrasi i ragazzi cercheranno di stabilire i "concetti chiave" del cinema, cioé, non si parte dalla parola per cercarne poi il significato, ma viceversa: a partire dai significati si trova la parola. Dato che l'uso del dizionario non sará sufficiente (e in alcuni caso non sará neanche utile), abbiamo proposto strategie di ricerca su internet (ricerca "tematica", ricerca in base a parole chiave...). Abbiamo pensato a stabilire dei concetti di base rispetto all'argomento, sui quali "costruire" il discorso. Se facciamo cosí penso che il loro discorso orale sará piú scorrevole o almeno ci saranno poche domande al professore (del tipo "come si dice director?"). Se si presenteranno (é probabile), anche i compagni possono offrire informazioni e spiegazioni in proposito, non solo l'insegnante.



miércoles, 17 de agosto de 2011

Lezione 16 agosto 2011

Abbiamo lavorato con la costruzione del piano di lavoro... E' una fase molto guidata e particolarmente difficile: gli studenti reagiscono un po' come noi professori, nel senso che pensano si debba arrivare a soluzioni "democratiche" rispetto alle mete d'apprendimento, il percorso dell'attivitá, ecc... Penso che, al posto della "democrazia", dobbiamo pensare all'integrazione, cioé, alle strategie e ai procedimenti che coinvolgano tutti gli interessi... A questo proposito, faccio ancora un po' fatica a far parlare qualche allievo, ci sono tre o quattro ragazzi che parlano molto e devo pensare pure a delle strategie che spingano gli altri a esprimere le loro idee...

Rispetto alle mete d'apprendimento, abbiamo stabilito aspetti culturali che riguardano il cinema, specie quello italiano. E' venuto fuori un sacco di aspetti linguistici da trattare, e abbiamo deciso che, questa volta, ne riprenderemo tre: concordanze genere-numero, verbi pronominali, lessico. A partire dall'impostazione definitiva dell'attivitá potremo anche definire in quale modo osserveremo quei tre punti (posso dire comunque che, per quanto riguarda me, terró conto di quegli aspetti durante le presentazioni...).

Ci sono stati "segnali" che hanno rinforzato la decisione di dividere il modulo 6 in due semestri: per qualche ragazzo é difficile pensare all'importanza del processo, e pensano ancora al prodotto. C'é chi ha detto che l'attivitá puó "togliere" tempo ad altre attivitá che sarebbero anche importanti... Questo primo semestre (modulo 6a) sará dunque il momento di costruire un nuovo schema d'apprendimento in base al bagaglio cognitivo degli studenti; lo schema sará "veramente sviluppato" durante il modulo 6b o "modulo 7". Dovró dare anche informazioni piú accurate rispetto all'insegnamento in situ, la cognizione, la metacognizione e l'autorregulación.

La prossima lezione continueremo a lavorare con il piano di lavoro e, forse prima, cercheró di fare un'attivitá didattica che abbia a che fare con il cinema... Ci devo ancora pensare.

domingo, 14 de agosto de 2011

MODULO 6: PRIME LEZIONI

Settimana 1 8-12 agosto 2011

Il primo giorno del semestre ho cercato di stabilire quali sono state, in linee generali, le esperienze dei ragazzi di sesto rispetto a:

-L’apprendimento (come avete imparato, quali sono state le strategie positive, quali invece avreste lasciato perdere?)

-L’uso (quando usate l’italiano? Cercate di vivere esperienze d’interazione? Oppure sentite solo musica, leggete…?)

Per quanto riguarda l’apprendimento, i ragazzi hanno fatto poche osservazioni, anche se dicono di provare ancora una certa insicurezza nel parlare. Vorrebbero sviluppare di più strategie, ma non “per parlare” (perché lo fanno. Diciamo pure che nessuno ha parlato in spagnolo, ormai “si buttano”), ma per evitare quelle incertezze nell’orale. Ho cercato di sondare le cause di quelle incertezze. Alcune cause possibili sono:

-Il lessico, la cui forma è così simile allo spagnolo.

-L’uso dei verbi, a questo punto conoscono la ricchezza dei tempi e dei modi verbali ma vorrebbero sapere come “combinarli”.

La parte lessicale ho deciso di recuperarla in un momento ulteriore… L’uso dei verbi, invece, ho ritenuto importante analizzarlo con la classe. Per guidare la riflessione, ho posto domande come: quali tempi o modi verbali usate di più? Perché? Sono partito dall’ipotesi che i ragazzi usano i verbi in base ai tempi (presente, passato, futuro), e forse sono i modi quelli che richiedono di più il loro impegno, dato che hanno a che fare con concetti difficili come “tiempo” ed “aspecto” che noi cerchiamo di insegnare “implicitamente”, ma che forse richiedono ancora del lavoro metacognitivo più approfondito e più “mirato” a degli obbietivi specifici.

Rispetto all’uso, c’è qualche ragazzo che cerca di parlare con italiani che abitano a Città del Messico…. Comunque, la maggior parte di loro usa i media per praticare l’uso della lingua, tramite chat, siti web, la radio e la televisione, ecc… Ho percepito un grande interesse nell’indirizzare le loro conoscenze linguistiche verso l’accademico (il che ho confermato con i ragazzi che vogliono frequentare il corso di traduzione).

Dopo avere vissuto questo primo approccio con i ragazzi (evidentemente, lungo il processo scoprirò i dettagli impliciti nelle domande e le loro risposte) ho presentato molto brevemente l’impostazione del modulo 6. In una lezione successiva, ho presentato il programma e abbiamo parlato dei possibili argomenti da trattare e da svolgere con le attività di apprendimento. Il cinema è stato un argomento molto apprezzato dai ragazzi, c’è stata una discussione al riguardo e abbiamo svolto così il primo “elemento di competenza” del nostro programma… Tramite la discussione ho notato dei vuoti: miei (dopo un semestre in cui non ho fatto lezioni di lingua, e con l’apparecchio per i denti, dovrò praticare di più la mia competenza orale) e loro (l’uso dell’imperativo lo dovremo rinforzare). Credo che la prossima lezione, quando stabiliremo il piano di lavoro, salteranno fuori altri aspetti linguistici da considerare. Cercherò di stabilire il grado di importanza di quegli aspetti, nel senso che dovrò decidere quali di essi sono più “urgenti” da trattare…

Ho lavorato anche con il lessico. Ho scelto un’attività del libro Viaggio nell’italiano (Unità 4, “In quella fotografía c’è mia nonna Sonia giovane”) che presenta un testo letterario, descrittivo, sul quale c’è qualche parola “difficile” sottolineata. I ragazzi hanno cercato di stabilirne il significato, a partire dalle loro risorse cognitive. L’esperienza mi è sembrata molto appagante, nel senso che in piccoli gruppi, e poi in plenum, i ragazzi hanno esplicitato le strategie usate nell’attività: alcuni ragazzi hanno fatto ipotesi a partire dalla forma della parola, altri, a partire dalla trasparenza rispetto allo spagnolo, dal contesto (la conoscenza del mondo, o il contesto testuale costruito in base a tipi di parola). Questo “ripasso di strategie” rappresenta, insomma, anche una strategia di apprendimento. In una pagina successiva, il testo presenta “gli altri modi” di spiegare il significato delle parole sottolineate e i ragazzi hanno scoperto che quei modi li avevano già usati nella discussione delle strategie, per cui non è stato più necessario fare quell’esercizio. In questo senso, credo che l’attività sia stata soddisfacente anche per loro.

Devo ancora conoscere qualche ragazzo-a e individuare come posso stimolare la loro partecipazione. Ci sono ragazzi che partecipano molto (a volte, troppo) e dovrei spingere anche quelli che parlano poco…

Ci sarebbero altre cose da dire, e forse non avrò il tempo di raccontare l’esperienza in aula nel modo accurato che vorrei… Forse nelle prossime settimane riprenderò solo uno o due dei tanti aspetti da osservare in aula… Quelli che riterrò più importanti….