miércoles, 9 de noviembre de 2011

Experiencias del último mes

Alrededor de las presentaciones de los alumnos hubo una serie de circunstancias que me parece necesario mencionar. El día de la presentación, varios alumnos no llegaron a tiempo e, incluso, algunos no habían preparado la presentación. Fue el momento de hablar con ellos, en un tono severo, para hacerles ver que ésa no era la actitud esperada para el tipo de curso que estábamos desarrollando. La sesión fue fructífera, especialmente para mí, que pude expresar mis puntos de vista que, por cierto, fueron muy poco rebatidos. Pero también fue fructífera esa reunión porque los estudiantes expresaron aspectos de su motivación personal que no siempre salen a flote, y que me resulta útil conocer.

El día de la presentación, la ficha de evaluación que preparé y compartí con los estudiantes (y que espero publicar en este blog o en el Ralit) me fue especialmente útil pues pude confrontar lo que los estudiantes piensan de su propio desempeño con lo que realmente hacen en italiano. En algunos casos, hubo coincidencias y pude comprobar que algunos de ellos han desarrollado una conciencia amplia de su conocimiento lingüístico; otros, sin embargo, no demuestran el mismo nivel de reflexión.

Cabe recordar que las presentaciones estaban dirigidas a promocionar un film de la elección de cada grupo de estudiantes; previamente, se habían desarrollado sesiones de discusión y narración de las propuestas, por lo que llegar a la presentación era culminar también un proceso en el que:

-Se trabajó de manera detenida e individualizada la expresión oral.
-Se abordaron los errores de lengua generales e individuales, por medio de discusiones e instrumentos (como la ficha de evaluación).
-Se expusieron las necesidades e intereses de los estudiantes en los cursos.

¿Cuáles fueron los resultados? En lo próximo, presentaremos aquí algunas muestras, orales y escritas, de esa experiencia. En las clases que restan del semestre, trabajaré algunos puntos que considero del interés general, pero también haré entrevistas con cada alumno y concertar la prueba final del curso, que será personalizada.

miércoles, 5 de octubre de 2011

De regreso...

Desgraciadamente, algunos compromisos del Departamento me impidieron seguir con la continuidad deseable en esta especie de "diario de clase". Pero bueno, retomo. Esta vez, hablaré de la evaluación: ¿cómo evaluar una actividad de aprendizaje? Me pareció que, si bien era necesario establecer criterios con la clase, lo cual hicimos al poco tiempo de definir el tema de la actividad de aprendizaje y los procedimientos, formular una rúbrica sería, tal vez, poco útil en este caso: era necesario tomar en cuenta la individualidad de los estudiantes, con sus problemas específicos que, en este punto, tal vez sean más significativos que los llamados "problemas generales" del grupo, sobre los que, generalmente, hacemos nuestras planeaciones didácticas.

Opté por diseñar una especie de "ficha" con los criterios de evaluación, muy generales. La gradación de la actuación, en cambio, será individualizada y, para ello, pedí a los estudiantes que por cada criterio señalaran los aspectos específicos de su desempeño que, a su parecer, necesitan ser reforzados. Por supuesto, no es que me basaré, al evaluar, exclusivamente en la opinión de los estudiantes: lo que me interesa es confrontar su habilidad metacognitiva con lo que yo observe al momento de su actuación, lo cual redituará no sólo en la determinación mucho más consistente de sus errores, sino en un mayor desarrollo de su consciencia metalingüística, cuyo mejor tratamiento se dará al momento de la retroalimentación.

Tras pedir que los estudiantes llenaran la ficha, procedí a hacer copias para que ellos tengan también esa primera fase de la evaluación en sus manos. Una vez se presenten los desempeños, y valoremos la actuación, seguramente surgirán muchos tópicos para la reflexión, de los propios alumnos y, significativamente, para mí como docente.

miércoles, 7 de septiembre de 2011

L'importanza del dialogo

Dopo una settimana di assenza, finalmente sono riuscito a parlare con i ragazzi... Volevo sapere quali erano le loro percezioni rispetto all'attivitá, se la trovavano interessante per il loro apprendimento... In generale le risposte della classe sono andate positivamente, ed é saltato fuori un punto interessante: la correzione... Io volevo condivere loro i giudizi dei colleghi che li hanno osservati precedentemente, ma i ragazzi mi hanno detto che preferivano la correzione nel momento in cui parlano... "Beh, si, lo posso fare, ma tenete conto del tempo, e poi non é che potró correggere ogni errore, non vi vorrei bloccare, e poi certi errori richiedono anche una certa spiegazione che ci potrebbe distrarre dall'attivitá di apprendimento..." Siamo arrivati ad un accordo: io potevo fare la correzione del piú semplice, e poi avrei preso nota di errori "piú gravi" che richiedevano una spiegazione lunga... E poi, anche loro dovevano controllare i propri errori, non é che sono solo io che posso individuare gli sbagli, anche loro lo possono fare quando parlano o quando ascoltano gli altri...
Sí, dopo una prima esperienza penso che sia importante, in certi casi, la correzione al momento... Anche perché posso (e possiamo) focalizzare gli errori personali, che non fa tutta la classe ma ogni singolo allievo... Una ragazza, per esempio, non riesce ancora a usare bene gli articoli, sa fare i plurali ma quando li mette accanto a un articolo sbaglia... Altri hanno qualche problema rispetto alle preposizioni articolate... C'é chi non fa vedere gli errori, perché non riesce a parlare spontaneamente e deve leggere ad alta voce... Mi sono trovato, oggi, di fronte a problemi molto specifici, molto particolari, che non potrei lavorare individualmente... Ma l'importante é che i ragazzi se ne accorgano, in modo che possano abbordare quei problemi autonomamente o che possano proporre "linee" formative durante il corso...

jueves, 25 de agosto de 2011

Lessico e valutazione

Abbiamo inizato la lezione con un piccolo esercizio che aveva a che fare con il lessico del cinema, ormai stabilito dagli studenti... Abbiamo "giocato" a dare aggetivi ad ogni nome e poi a fare il plurale... A dire il vero, sono rimasto un po' sorpreso: non é che era cosí male il modo in cui facevano le concordanze, non come me lo avevano detto... Sanno i casi di irregolaritá, riconoscono le forme difficili... Diciamo che il solo aspetto che non conoscevano é il modo di declinare l'aggettivo bello prima del nome... Sará un aspetto da riprendere in una lezione successiva...

Dopo aver lavorato con il lessico abbiamo stabilito il modo di valutarlo lungo le presentazioni dei prossimi giorni. Siamo arrivati solo a dei criteri molto generali, la descrizione dell'ideale nelle presentazioni, per quanto riguarda l'espressione di aspetti linguistici. Bisogna stabilire i criteri di valutazione per lo svolgimento della presentazione e il testo, e gli aspetti culturali da trattare. Lo faremo la prossima lezione, nella quale i diversi gruppi dovranno raccontare il film che hanno scelto.


martes, 23 de agosto de 2011

Venerdí...

Sono venuti pochi allievi, si sa che di venerdí capita sempre... Nonostante ció, l'attivitá é stata molto interessante: lavorare con il lessico a partire da frasi, rende i ragazzi consapevoli di quanto sia grande la "trappola" delle forme conosciute in spagnolo. Non basta fare ipotesi sulla forma di una parola in base a definizioni, bisogna cercarle e confermarle. Ecco un esempio:

-Qual é lo strumento per riprendere le immagini cinematografiche?
Risponde un' allieva:
-la camera!

Evidentemente, la ragazza non aveva cercato prima, come si era chiesto, su Internet o in altre fonti... Con l'aiuto del dizionario De Mauro, abbiamo cercato di stabilire la parola giusta (cinepresa) e, come riflessione, l'equivalenze "1 a 1" fra cámara e camera... ne é venuta fuori solo una: Cámara de diputados, Camera dei deputati...

Penso che fosse stato bene creare la riflessione-sensibilizzazione rispetto alle strategie per imparare lessico e, soprattutto, l'avvertire i ragazzi (ancora) rispetto ai rischi di tenere conto soltanto del bagaglio lessicale della L1. Anche in ambiti particolari, come quello del cinema, é facile fare errori malgrado si tratti di un contesto "tecnico" che potrebbe ammettere parole "universalmente conosciute e usate".

Le frasi presentavano, inoltre, parole nuove a cui qualche ragazzo ha dato un significato sbagliato. Esempio:
-Chi fa la sceneggiatura di un film?
-Lo scenografo!

Sceneggiatura veniva scambiata per escenografía...

In base agli sbagli e anche in base alle risposte corrette abbiamo stabilito "strategie" per lavorare con il lessico e tecniche di ricerca utili in proposito. Gli allievi hanno condiviso le esperienze di ricerca e, alla fine, hanno detto che in questo livello la vicinanza spagnolo-italiano va scartata come prima risorsa cognitiva. Ci vuole una certa "diffidenza" verso le somiglianze, le quali devono essere confermate attraverso la ricerca.

viernes, 19 de agosto de 2011

Percorso dell'attivitá... deciso!

Ieri abbiamo lavorato alla definizione del percorso didattico dell'attivitá di apprendimento, io ed i ragazzi... Siamo arrivati a stabilirne le fasi:

-Formazione di gruppi di lavoro.
-Scelta di un film (uno per ogni gruppo). Presa in visione e racconto di quanto osservato in una lezione successiva.
-Ricerca d'informazione rispetto al film (regista, storia dietro il film, aspetti culturali, storici -e forse tecnici- da considerare, ecc...). La ricerca d'informazione si fa anche a partire dalle domande che la classe pone ai singoli gruppi.
-Scambio di informazioni.
-Preparazione di strategie per pubblicizzare il film.
-Presentazione e messa in moto delle strategie. Consegna di una recensione (individuale) del film scelto. Fine dell'attivitá.

Si é deciso un calendario che devo chiedere all'allievo "segretario". Pensiamo di potere finire l'attivitá entro il 20 settembre... (ce la faremo?).

La prossima settimana decideremo i criteri di valutazione. Per quanto riguarda me, faró attenzione alla competenza comunicativa degli studenti lungo lo svolgimento dell'attivitá, cosí potró proporre, se necessario, la modifica o l'arricchimento di certi criteri di valutazione. Cercheró pure di fare avere i miei commenti e suggerimenti ai ragazzi via facebook.

Oggi lavoreremo con il "lessico" del cinema. Come compito, a partire da parafrasi i ragazzi cercheranno di stabilire i "concetti chiave" del cinema, cioé, non si parte dalla parola per cercarne poi il significato, ma viceversa: a partire dai significati si trova la parola. Dato che l'uso del dizionario non sará sufficiente (e in alcuni caso non sará neanche utile), abbiamo proposto strategie di ricerca su internet (ricerca "tematica", ricerca in base a parole chiave...). Abbiamo pensato a stabilire dei concetti di base rispetto all'argomento, sui quali "costruire" il discorso. Se facciamo cosí penso che il loro discorso orale sará piú scorrevole o almeno ci saranno poche domande al professore (del tipo "come si dice director?"). Se si presenteranno (é probabile), anche i compagni possono offrire informazioni e spiegazioni in proposito, non solo l'insegnante.



miércoles, 17 de agosto de 2011

Lezione 16 agosto 2011

Abbiamo lavorato con la costruzione del piano di lavoro... E' una fase molto guidata e particolarmente difficile: gli studenti reagiscono un po' come noi professori, nel senso che pensano si debba arrivare a soluzioni "democratiche" rispetto alle mete d'apprendimento, il percorso dell'attivitá, ecc... Penso che, al posto della "democrazia", dobbiamo pensare all'integrazione, cioé, alle strategie e ai procedimenti che coinvolgano tutti gli interessi... A questo proposito, faccio ancora un po' fatica a far parlare qualche allievo, ci sono tre o quattro ragazzi che parlano molto e devo pensare pure a delle strategie che spingano gli altri a esprimere le loro idee...

Rispetto alle mete d'apprendimento, abbiamo stabilito aspetti culturali che riguardano il cinema, specie quello italiano. E' venuto fuori un sacco di aspetti linguistici da trattare, e abbiamo deciso che, questa volta, ne riprenderemo tre: concordanze genere-numero, verbi pronominali, lessico. A partire dall'impostazione definitiva dell'attivitá potremo anche definire in quale modo osserveremo quei tre punti (posso dire comunque che, per quanto riguarda me, terró conto di quegli aspetti durante le presentazioni...).

Ci sono stati "segnali" che hanno rinforzato la decisione di dividere il modulo 6 in due semestri: per qualche ragazzo é difficile pensare all'importanza del processo, e pensano ancora al prodotto. C'é chi ha detto che l'attivitá puó "togliere" tempo ad altre attivitá che sarebbero anche importanti... Questo primo semestre (modulo 6a) sará dunque il momento di costruire un nuovo schema d'apprendimento in base al bagaglio cognitivo degli studenti; lo schema sará "veramente sviluppato" durante il modulo 6b o "modulo 7". Dovró dare anche informazioni piú accurate rispetto all'insegnamento in situ, la cognizione, la metacognizione e l'autorregulación.

La prossima lezione continueremo a lavorare con il piano di lavoro e, forse prima, cercheró di fare un'attivitá didattica che abbia a che fare con il cinema... Ci devo ancora pensare.