Sono venuti pochi allievi, si sa che di venerdí capita sempre... Nonostante ció, l'attivitá é stata molto interessante: lavorare con il lessico a partire da frasi, rende i ragazzi consapevoli di quanto sia grande la "trappola" delle forme conosciute in spagnolo. Non basta fare ipotesi sulla forma di una parola in base a definizioni, bisogna cercarle e confermarle. Ecco un esempio:
-Qual é lo strumento per riprendere le immagini cinematografiche?
Risponde un' allieva:
-la camera!
Evidentemente, la ragazza non aveva cercato prima, come si era chiesto, su Internet o in altre fonti... Con l'aiuto del dizionario De Mauro, abbiamo cercato di stabilire la parola giusta (cinepresa) e, come riflessione, l'equivalenze "1 a 1" fra cámara e camera... ne é venuta fuori solo una: Cámara de diputados, Camera dei deputati...
Penso che fosse stato bene creare la riflessione-sensibilizzazione rispetto alle strategie per imparare lessico e, soprattutto, l'avvertire i ragazzi (ancora) rispetto ai rischi di tenere conto soltanto del bagaglio lessicale della L1. Anche in ambiti particolari, come quello del cinema, é facile fare errori malgrado si tratti di un contesto "tecnico" che potrebbe ammettere parole "universalmente conosciute e usate".
Le frasi presentavano, inoltre, parole nuove a cui qualche ragazzo ha dato un significato sbagliato. Esempio:
-Chi fa la sceneggiatura di un film?
-Lo scenografo!
Sceneggiatura veniva scambiata per escenografía...
In base agli sbagli e anche in base alle risposte corrette abbiamo stabilito "strategie" per lavorare con il lessico e tecniche di ricerca utili in proposito. Gli allievi hanno condiviso le esperienze di ricerca e, alla fine, hanno detto che in questo livello la vicinanza spagnolo-italiano va scartata come prima risorsa cognitiva. Ci vuole una certa "diffidenza" verso le somiglianze, le quali devono essere confermate attraverso la ricerca.
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